Curriculum Vitae: 6 consigli dal punto di vista del contenuto

da 6/10/20212HR: Human Resources

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Leggiamo ogni giorno polemiche e discussioni sulla difficoltà di trovare lavoro da parte di chi lo cerca e dall’altro lato sulle problematicità di reperire risorse umaneda parte delle aziende. C’è chi punta il dito contro i giovani choosy, chi incolpa il Reddito di Cittadinanza, chi accusa i selezionatori di scartare i cv senza neanche leggerli.. forse forse, come in molti aspetti della vita, la verità sta nel mezzo. Sicuramente in Italia in questo momento la questione lavoro è molto calda, e qualcosa deve cambiare nelle procedure di selezione e ricerca e nel modus operandi degli enti preposti (i centri di collocamento esistono ancora?!), ma dobbiamo riconoscere che spesso molti cv vengono scartati perché non realizzati correttamente, perché brutti graficamente o di difficile lettura, oltre che pieni di refusi o errori di ortografia. Perlomeno per quanto riguarda la nostra esperienza. Esistono centinaia di articoli con suggerimenti su come compilare correttamente un cv, ma data la realtà che osserviamo durante i processi di selezione per diversi nostri clienti, ci rendiamo conto che forse centinaia di articoli non sono abbastanza. Ecco allora il 101esimo, in cui vogliamo condividere la nostra visione, basata sulla nostra personale esperienza, sia come applicant sia come recruiter. In questa prima parte parleremo dei 6 errori da non fare (o 6 suggerimenti, vedete voi), nel redigere correttamente un cv dal punto di vista del contenuto. Nel prossimo post ci sbizzarriremo, invece, sulle scelte stilistiche e di layout. Stay tuned!

1. Non fate refusi o errori ortografici.

Rileggete il cv più volte prima di inviarlo, sia dall’alto verso il basso e viceversa. Vi chiederete a cosa serve leggerlo al contrario? Ad assicurarsi che ogni parola sia scritta correttamente a prescindere dall’influenza del contesto, che può ingannare il nostro cervello nella lettura.

2. Non inviate cv senza riferimento alla posizione per la quale vi state candidando.

Questo per il selezionatore rappresenta una perdita di tempo, soprattutto se in azienda sono aperte diverse ricerche. Per quanto ne sappiamo, nel mondo del recruiting e del lavoro in generale, per un selezionatore una possibile perdita di tempo significa non lo leggo neanche.

3. Non fate l’elenco della spesa dei ruoli ricoperti fin dagli anni 90.

Citate pure tutte le esperienze, ma includete un breve riassunto delle attività svolte, responsabilità, risultati ottenuti e conoscenze acquisite solo per quelle più recenti e/o rilevanti. Un buon consiglio, inoltre, è quello di evidenziare i propri obiettivi e inclinazioni lavorative, dimostrando di avere le idee chiare sul proprio ruolo e sul proprio progetto di crescita professionale.

4. Seguite sempre l’ordine dall’esperienza più recente alla più vecchia, sia per quanto riguarda l’esperienza professionale che l’educazione.

Siamo nel 2021, al selezionatore non interessa (o interessa relativamente, e quindi avrà modo di approfondire durante il colloquio) sapere che lavoro avete svolto nel 2005. Soprattutto per quanto riguarda i titoli di studio come lauree, master o eventuali corsi di formazione o aggiornamento, includete sempre le date di inizio e fine, e non dimenticate di citare le competenze e i risultati ottenuti.

5. Non sottovalutate le referenze.

Soprattutto se vi state proponendo per un ruolo in una multinazionale, un ambiente o catena internazionale o una compagnia di prestigio. Per non appesantire troppo il cv (sappiamo che i selezionatori non amano i trattati di più pagine), potete anche inserirle in una lettera di presentazione. A questo riguardo, consigliamo di preparare una lettera di presentazione personalizzata per ogni candidatura, in base all’azienda a cui vi state rivolgendo e al ruolo desiderato.

6. Non utilizzate email ridicole per inviare cv, e soprattutto non includetele nei contatti professionali!

Utilizzate sempre un’email professionale o neutra: tenere separato il ruolo professionale da quello personale è molto importante, soprattutto nella prima fase conoscitiva con un’azienda. E creare una mail seria non costa niente e fa fare più bella figura.

BONUS

Per favore, non mettete tutti i destinatari in CC ma prendetevi la briga di inviare ogni email ad un solo indirizzo.
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