Riaprire o aspettare tempi migliori?

da 15/06/2020Vita d'Hotel

È la domanda che tutti gli Albergatori, Direttori e Ristoratori si sono fatti o si stanno facendo nell’ultimo periodo. Nella realtà dei fatti questa è solo una delle tante domande che attanagliano la mente di piccoli, medi e grandi Imprenditori, perché anche se si dovesse decidere di sbloccare la porta scorrevole che divide la nostra struttura dai clienti ci si troverebbe a dover fronteggiare molteplici incognite.

Una su tutte: come incrementare le prenotazioni?

Siamo tutti d’accordo sul mantra, un po’ generalista ma diffuso, che recita imperioso “Albergatori: non abbassate i prezzi!”. Certo, è facile e deontologicamente corretto affermarlo, ma mi metto nei panni di chi si trova a dover gestire una struttura vuota, con costi fissi incombenti e capisco perfettamente come la tentazione di cedere e mettere mano alle tariffe sia forte. In realtà se analizziamo la frase, un po’ banale, “Non abbassare i prezzi” da un punto di vista micro economico, ci rendiamo conto che non ha alcun fondamento. Se ragioniamo e facciamo un’analisi più ampia partendo dalle teorie di Adam Smith, infatti, capiremo che non è corretto stabile il prezzo di un bene o servizio a priori, ma lo stesso deriverà dall’incontro tra la domanda e l’offerta del bene o servizio stesso. Se Adam Smith fosse un Revenue Manager consiglierebbe di non abbassare o alzare i prezzi a prescindere, ma adattarli al naturale andamento del mercato, principio che sarebbe intelligente adottare sempre, anche se ancora troppo spesso vedo girare per gli hotel listini con le mitiche e pleistoceniche tariffe a 3 fasce: alta, media, bassa stagione. Tornando al nostro caro dilemma shakespeariano se aprire o no, vorrei valutare alcuni aspetti. Partendo dal presupposto che il forecast e l’on the book non sono mai stati così impietosi ed è difficile fare un previsionale ai tempi del Covid 19, se si analizzano solo i costi e ricavi è ovvio che la bilancia propenderebbe per farci prendere un anno sabbatico, lasciando chiusa la saracinesca della nostra attività. Ma un’azienda è per definizione un’attività economica che ha come obiettivo la durata nel tempo, pertanto una visione più ampia e strategica ci porta a tenere in considerazione che riaprire una struttura consentirebbe di guadagnare quote di mercato e acquisire non solo nuovi clienti ma anche risorse umane fondamentali per il successo aziendale. Analizziamo meglio questi concetti.

Facciamo finta che una struttura di medie dimensioni in una località di mare decida di riaprire nonostante le molte incertezze, cosa accadrebbe?

Innanzitutto dopo aver organizzato l’aspetto pratico e settato l’hotel per renderlo verosimilmente “Covid Free”, tornerebbe presente sul mercato e ad interagire con esso, un mercato non molto responsive certo, ma che consentirebbe perlomeno di aumentare la visibilità: se il nostro target di riferimento prima aveva a sua diposizione un’offerta alberghiera più ampia, ora si trova con il 50% in meno di possibilità di scelta, pertanto adottare una giusta strategia ci consentirà di farci conoscere da un pubblico più vasto, magari differente da quello a cui siamo abituati e che durante un anno normale non avrebbe considerato la nostra struttura per diversi motivi, magari semplicemente perché abituato a recarsi in un’altra struttura o in un’altra location oggi chiusa o inaccessibile. Questo fattore potrebbe essere una leva molto importante a disposizione, però va utilizzata e veicolata correttamente al nostro business, utilizzando programmazione, pianificazione e, nonostante richieda una buona dose di flessibilità, non deve snaturare la filosofia e l’identità della struttura.

Il secondo fattore di cui sopra fa riferimento a un’altra componente che va di pari passi con il successo aziendale: oltre alle performance di vendita e alla continua acquisizione di clienti, un’azienda deve avere delle solide fondamenta, che nel settore terziario e specialmente nel turismo sono composte dalle risorse umane.

Spero che qualche albergatore lungimirante abbia ascoltato i nostri consigli ed in fase di lockdown abbia approfittato per fare formazione ai propri dipendenti. Senza contare che, come anticipavo, durante questo periodo molti professionisti del Turismo si trovano senza lavoro, ragion per cui un’accurata e attenta selezione consentirebbero a qualsiasi albergatore di trovare sul mercato dipendenti validi ed utili al successo della propria attività. Sappiamo tutti come sia difficile ai giorni d’oggi trovare professionisti seri, capaci e motivati, che sappiano ascoltare e fare squadra. La cosa più bella del mondo alberghiero è che ogni struttura è a sé ed ha una propria anima da salvaguardare e valorizzare, per questo se non hai ancora deciso cosa fare o se vuoi consigli per ripartire col piede giusto rivolgiti a noi, saremo felici di aiutarti e diventare partner del tuo successo.
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