Sostenibilità in albergo: la temperatura

by 10/06/2022Vita d'Hotel

Un occhio al budget e un occhio al pianeta: quando sostenibilità e abbattimento dei costi vanno di pari passo

Ci ricolleghiamo al precedente post (lo trovate qui), in cui parlavamo del cambio biancheria in hotel.

2. Regolazione della temperatura nelle camere e aree comuni.

Nella lettera di benvenuto agli ospiti, di cui ho già accennato, li informavo che la temperatura nelle camere, per evitare sprechi ed emissioni e quindi contenere l’impatto ambientale, era settata su un massimo di 21° (si trattava di un hotel di montagna in cui l’alta stagione coincideva principalmente con l’inverno), e a 17° per l’aria condizionata in estate.

Questo approccio potrebbe (leggi dovrebbe) ormai essere abbastanza diffuso e consolidato, quasi banale. Purtroppo continuo a constatare che così non è: mi capita spesso di viaggiare e soggiornare in diverse tipologie di alberghi, e mi ritrovo costantemente a litigare con termostati non funzionanti o bloccati e quindi a chiamare la Reception per modificare la temperatura soffocante in inverno o glaciale in estate.

Allo stesso modo, come Direttore, mi sono capitate persone che si lamentassero per la temperatura in camera, troppo alta o troppo bassa, per poi scoprire che pretendevano il calduccio tenendo aperte le finestre per fumare in pieno dicembre, un esempio fra tanti.

Un’ulteriore considerazione da fare su questo tema è la buona pratica di investire nell’isolamento delle singole unità, di provvedere ad un’ottima manutenzione della caldaia e degli impianti, e se possibile settorializzare l’hotel (blocchi di camere, aree comuni e corridoi) così da poter effettuare uno yield management settorializzato e ottimizzato, soprattutto nei periodi di bassa stagione e occupazione.

Chi ne ha la possibilità, perché la struttura lo consente come tipologia di edificio e/o collocazione geografica, potrebbe anche considerare il pellet come valida alternativa al riscaldamento tradizionale a gas, e l’installazione di pannelli solari.

Investimenti importanti, certo, con un alto impatto iniziale sul budget, ma che possono portare indubbi benefici sul lungo periodo, sia al nostro pianeta, sia al nostro portafoglio.

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