Un occhio al budget e un occhio al pianeta: quando sostenibilità e abbattimento dei costi vanno di pari passo.
Soprattutto in un momento delicato come questo, dove le materie prime per diversi motivi iniziano a scarseggiare e i prezzi diventano esorbitanti, ci sembra ancora più importante aiutare e sensibilizzare albergatori, manager, e in generale tutte le parti della filiera turistica (ospiti stessi compresi) alla sostenibilità, in primis per una motivazione ecologica, ma anche economica.
Suddividiamo la tematica in tre macro aree su cui intervenire, alleggerendo l’impatto sul pianeta e la nostra struttura finanziaria.
1. Biancheria in hotel: come e quando effettuare il cambio di asciugamani e lenzuola.
Una delle immagini collettive dei racconti in hotel è quella relativa al furto di biancheria: il classico ospite, un po’ stereotipato, che si frega gli asciugamani.
Piccolo aneddoto tra il comico e l’assurdo. Evito di entrare nei dettagli, ma mi ricordo di quella volta che facevo il Direttore in una struttura 5 stelle lusso, e la proprietaria – terrorizzata da eventuali furti nelle camere – impose alla Reception di obbligare gli ospiti al check-out ad aprire le proprie valige e mostrarne il contenuto. Ovviamente ho impedito che questo accadesse, in quanto essendo Direttore non avevo intenzione che questo atto deprecabile venisse associato alla mia figura e in generale alla mia persona.
Premesso il fatto che questa scelta possa essere più o meno condivisibile, secondo me qualora nel mio hotel gli ospiti si fregassero gli asciugamani, perché belli e di qualità (altrimenti perché portarseli via), magari logati, lo intenderei come una pubblicità indiretta, quindi considerabile – se vogliamo – come investimento. Questo per dire che la biancheria, a prescindere dalle nostre intenzioni, è sempre un costo importante per una struttura ricettiva.
A parte questa digressione, il vero nocciolo della questione è capire ogni quanto effettuare il cambio biancheria agli ospiti in fermata. È un preconcetto che (soprattutto) il mondo del lusso debba essere chic, a vote snob, e consumare. Da qui l’eccesso di zelo di molte strutture 5, 4 ma anche 3 stelle che, per darsi un tono, vogliono garantire il cambio quotidiano.
A casa mia io non sono abituato a cambiare le lenzuola ogni giorno. È anche vero che io a casa mia non pago per un servizio, ma il fatto di pagare mi legittima a consumare maggiormente per qualcosa che non mi serve? Stesso discorso, anche se leggermente più delicato, per la biancheria da bagno. Ovviamente in entrambi i casi vale la regola del buon senso. Se un lenzuolo è stato macchiato, così come un asciugamano sporcato o comunque in una condizione di impresentabilità, è necessario sostituirlo.
Per cercare di ovviare a questo oggettivo spreco, per diversi anni in cui facevo il Direttore, ho adottato una semplicissima misura: la comunicazione. Nella lettera di benvenuto che facevo trovare ai nostri ospiti in camera all’arrivo, avevo il piacere di informarli che il cambio biancheria sarebbe avvenuto ogni 3 giorni (per la camera da letto) e qualora ci fossero pezzi lasciati a terra (per il bagno). Questo per evitare di impattare sull’ambiente con uso smodato di detersivi e prodotti inquinanti, spreco di corrente elettrica e acqua, senza nulla togliere al comfort e permettendo a chi volesse di richiedere comunque il cambio giornaliero. Onestamente mai nessun ospite si è lamentato o ha richiesto il servizio, ben comprendendo l’importanza di questa scelta. Scelta, appunto, non imposizione o mancato servizio.
L’ottica ambientale in questo senso si sposa perfettamente con il compito del consulente di aiutare le strutture ad abbattere i propri costi.
A questa analisi andrebbe aggiunta anche una riflessione sulla convenienza e sostenibilità nell’avere una lavanderia interna piuttosto che rivolgersi ad un servizio esterno, e di questo parleremo in un prossimo post. Stay tuned
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